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Il mito letterario del Don Giovanni

Il mito letterario del Don Giovanni

La figura del Don Giovanni nella letteratura europea

Quando Tirso de Molina crea nel diciassettesimo secolo la figura del Don Giovanni, probabilmente non immagina che il suo personaggio si trasformerà in un mito letterario e che supererà i limiti temporali e spaziali, creando varie versioni del mito, in Spagna come nel resto d’Europa. Ma ogni Don Giovanni è figlio del suo tempo e del suo creatore: Il burlatore di Siviglia termina tragicamente con un Don Giovanni arso tra le fiamme dell’inferno perché per l’epoca barocca la salvezza solo è possibile con una vita di fede. Con Molière il Burlador di Tirso si trasforma nel Don Giovanni libertino e scettico e senza scrupoli: non rispetta le donne né la società in cui vive, non rispetta Dio.

Con Il dissoluto punito ossia il Don Giovanni, il testo poetico di Lorenzo Da Ponte musicato da Wolfgang Amadeus Mozart, il mito del Don Giovanni passa all’opera lirica. Come il don Giovanni di Tirso, è un seduttore e uomo d’azione, ma invece di perseguitare e conquistare molte donne, è interessato solo a sedurne una, Zerlina. A differenza delle opere precedenti, Da Ponte ci fa conoscere anche i suoi dubbi e i suoi pensieri. Anche lui, davanti alla statua che parla e si muove, è confuso e terrorizzato, ma per la sua arroganza non si salverà dall’inferno.

Don Giovanni: Ardo, brucio! Non mi stringere! T’ammazzerò con la mia daga… Ma ahimè, m’affatico inva­no a dar colpi nel vuoto. Non ho oltraggiato tua fi­glia: ella s’accorse prima, del mio inganno…

Don Gonzalo: Questo non conta, perché l’intenzione l’avevi.

Don Giovanni: Lascia che chiami qualcuno che mi confessi e m’assolva.

Don Gonzalo: Non c’è più tempo; ci pensi troppo tardi.

Don Giovanni: Ardo! Brucio! Son morto!

El Burlador de Sevilla, Tirso de Molina

Il Don Giovanni in epoca romantica

In epoca romantica, qualcosa cambia. Lord Byron utilizza il suo Don Juan per criticare la società inglese e le sue rigide convenzioni sociali. Il personaggio evolve negativamente nel perdere la sua libertà, l’innocenza, la felicità, per diventare un malvagio a causa di altri. Il Don Juan Tenorio di Zorrilla y Moral muore dopo essersi pentito, salvato dal castigo eterno per amore di Doña Inés. Nel ventesimo secolo i fratelli Machado seguono un tipo di teatro tradizionale e il loro Don Giovanni è poetico e romantico, presentato come il “maggior peccatore del mondo”; per Ramón Maria del Valle-Inclán il marchese di Bradomín di Luces de Bohemia è un “Don Giovanni brutto, cattolico e sentimentale”; Miguel de Unamuno analizza alcune delle caratteristiche del personaggio interpretandolo come prototipo dell’uomo angosciato nel suo Il fratello Giovanni o il mondo è teatro.

Si trovano anche interessanti rielaborazioni del mito del Don Giovanni che si allontanano dai modelli precedenti: in Man and superman di George Bernard Shaw (1903), il protagonista deve resistere alle proposte amorose di una donna, in Don Giovanni o l’amore alla geometria di Max Frisch, l’antico seduttore è sedotto da donne che non lo lasciano dedicare alla sua vera passione: la geometria.

Il mito letterario del Don Giovanni
Don Juan, Sean Barrs

Il Don Juan Tenorio di Zorrilla y Moral

Il Don Juan Tenorio di Zorrilla y Moral è una delle opere letterarie più conosciute in Spagna. Infatti, si rappresenta in molti teatri spagnoli ogni anno il Giorno dei Defunti. Tanta è la popolarità di questa opera che il nome del protagonista è entrato nel lessico spagnolo come nome comune, ed è diventato un simbolo vivente del conquistatore irresistibile, trasgressivo, libertino, audace e dissoluto che trasforma il piacere nel fine di ogni sua azione.

Juan: Dio clemente! Doña Inés!

Inés: La tua fede ci salva. Svanite fantasmi, tornate ai vostri sepolcri poiché Dio ha concesso la salvezza di don Juan ai piedi della sepoltura.

Juan: Inés del mio cuore!

Inés: Io ho dato per te la mia anima e Dio ti concede la salvezza. Cessate, canti funerei; tacete, campane mortuarie; occupate le vostre urne sepolcrali, ombre leggere; tornate sui piedistalli, sculture animate.

Juan: Dio clemente, gloria a te! Domani i Sivigliani atterriranno al credere che sono caduto per mano delle mie vittime. Ma è giusto; qui rimanga il conosciuto universo che, poiché un momento di penitenza mi apre il purgatorio, è il Dio della clemenza, il Dio di Don Juan Tenorio.

Don Juan Tenorio, Zorrilla y Moral

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