Privacy Policy Nella musica del vento di Marco Steiner, edito Salani – recensione - The Serendipity Periodical
Nella musica del vento di Marco Steiner, edito Salani – recensione

Nella musica del vento di Marco Steiner, edito Salani – recensione

Un libro da leggere e rileggere per viaggiare al di là dell’oceano e a metà strada tra la poesia e la realtà

Nella musica del vento di Marco Steiner, edito Salani, racconta di avventure, che l’autore mostra in vicende in cui i particolari di vita individuale emergono come retrospettive esistenziali. I protagonisti, messi al bando dalla società civile, sono due banditi che si lasciano vivere; un uomo e una donna di cui l’autore delinea ombre e luci. La tensione verso cui si muove l’intera vicenda spinge verso la descrizione di avventurieri, personaggi di poche parole, di dubbia moralità, dall’indole ribelle e dall’anima oscura e sconosciuta. Marco Steiner invita il lettore in un viaggio in cui il filo che unisce ogni capitolo è teso dalla forza della sua scrittura, incantata e cruda.

Nella musica del vento – attraverso la letteratura

Il libro di Steiner è un complesso e ben riuscito incastro di storie, dove si intrecciano e si ripetono prototipi umani. Figure plasmate, per stimolare la lettura, in una narrazione che, pagina, dopo pagina, si inoltra sempre di più nel fascino del romanzo d’avventura. L’autore scrive con acume, puntualità e sensibilità; racconta in modo vivido le vicende dei suoi protagonisti e si serve della letteratura d’avventura per andare oltre l’intreccio, rappresentando figure archetipiche in un romanzo capace di imbrigliare la realtà, pur continuando a rimanere fedele alla fantasia.

Nella musica del vento, Marco Steiner, Salani editore

La profondità in cui si tuffa Nella musica del vento è la stessa nella quale abita l’abisso antropologico delle narrazioni di Alvaro Mutis, uno tra i più influenti scrittori ispanoamericani dello scorso secolo. Maqroll il Gabbiere, protagonista di diversi libri di Mutis, appare per la prima volta nel ‘53 in un romanzo in cui si assapora un’atmosfera di sogno, dove marinai alla fine di viaggi esplorano un mondo in cui sono sempre perdenti. Allo stesso modo di Mutis, Steiner tratteggia la sua “poetica della disperanza”: l’autore descrive l’urlo solitario di chi sta a contatto con la morte e, in armonia con se stesso, grida con gioia disperata. L’opera di Steiner restituisce il senso di libertà che alberga nell’animo di chi legge, per riuscire così a trovare nuovi appigli grazie ai quali continuare a sperare.

Morgan Jones

Morgan Jones è il mio nome, semplice e banale come una giornata di pioggia. La mia vita? Tutta un’altra musica. Niente favole, fin dall’inizio.  Morgan in gallese vuol dire «nato in mare» ed è esattamente quello che è successo a me.

Nella musica del vento, Marco Steiner, Salani editore, 2021, p. 11.

Morgan Jones è il protagonista maschile del libro; un uomo cresciuto lontano dalla terra natia, un cacciatore di indios senza scrupoli, un assassino e in fine un mandriano. Morgan ha molti aneddoti da raccontare, alcuni struggenti, altri avvincenti e appassionanti; ma ciò che lo rende un protagonista coerente è l’inalterabilità del suo essere. Morgan è un uomo fedele a se stesso e ai suoi principi e forse Marco Steiner ha trovato nel suo personaggio un valido antieroe, un protagonista attraverso cui dare vita ad avventure disincantate. 

Maria Leibowitz

Quella fredda mattina camminavo nel mio villaggio polacco, ero appena uscita da casa e mi ritrovai avvolta dal solito grigio. […] Una fila d’alberi muovevano i loro rami scheletrici nella danza del vento e le ultime foglie accartocciate si staccavano, provavano a inventare una giostra di vortici, ma il gelo le aspettava a terra e bloccava anche loro. La mia gioventù era rimasta infilzata in quell’immensa tristezza proprio come quelle foglie secche.

Nella musica del vento, Marco Steiner, Salani editore, 2021, pp. 73-74.

Maria Leibowitz è la protagonista femminile; una donna, che da giovane viene venduta e spedita in America del Sud, dove inizia a vivere il suo incubo. Morgan Jones la trova a Bariloche, in un bordello. I due sono accumunati da un destino simile seppur diverso; sono due bastardi, che si trascinano in avanti nella vita. Maria porta con sé molta rabbia e la tristezza di un passato che l’ha privata della serenità e del senso di equilibrio. Proprio come Morgan, Maria parla con durezza, è sfrontata e diretta; è una persona in frantumi. Ma, nel momento in cui i loro destini si incrociano inizia un viaggio alla ricerca di una promessa attraverso l’oceano.

Trama – Nella musica del vento

Nella musica del vento è una storia ambientata in America del sud. Morgan Jones, il protagonista, è il primo personaggio che viene presentato. Al soldo di Butch Cassidy vive una vita violenta, fatta di sopraffazione e solitudine. Duro e segnato dall’inquietudine, Morgan Jones è un uomo che non ha più nulla da perdere. Disposto a tutto e mosso da un forte senso di rabbia si sposta nella pampa, viaggia e si scontra con gli indios, che uccide con fermezza. Maria Leibowitz – una prostituta – è la protagonista femminile. Nel bordello di Bariloche incontra Morgan e insieme a lui intraprende un viaggio oltreoceano. Diversi sono i personaggi che si intersecano nelle vicende di Morgan e Maria ma loro rimangono i personaggi centrali, i due che alla fine del racconto navigano verso l’Europa, alla ricerca di un carico d’oro nascosto; ma il finale lascia senza parole.

“Miraggi di Memoria" di Marco Steiner e José Muñoz edito Nuages - recensione

Marco Steiner – l’autore

Marco Steiner nasce a Roma nel 1956. Negli anni ’80 conosce Hugo Pratt e lavora con lui fino al 1995, anno della morte del fumettaro di Malamocco. Successivamente Steiner cambia vita e inizia la sua carriera da scrittore, ispirato dai viaggi e dalle conversazioni avute con Pratt. Completa “Corte Sconta detta Arcana” seguendo le tracce della sua prima stesura. Ad oggi si devono a Steiner diverse opere in cui Corto Maltese è protagonista. Tra i libri di maggior successo dell’autore si ricordano “Il corvo di pietra”, “Oltremare” e “Miraggi di Memoria”.

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