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La dea Ostara

La dea Ostara, chi è?

La dea Ostara – Tra religione e simbologia

Eostre è una delle divinità appartenenti al pantheon nordico. Essa è ricollegata a vari aspetti del rinnovarsi della vita, quali la fertilità e, soprattutto, la primavera, in quanto questa stagione rappresenta la rinascita della natura, il rinverdire dei campi e il nuovo inizio dei cicli di semina e di raccolta. A questa divinità è associata anche l’immagine della lepre, ugualmente collegata alla fertilità, per la velocità con cui si riproduce.

Eostre/Ostara nella letteratura post-pagana

Di Eostre, in antico alto tedesco Ostara, ne parla nel suo De Temporum Ratione il Venerabile Beda, monaco cristiano e storico nato nel 673 circa e morto nel 735, ha vissuto la sua vita nel monastero benedettino di San Pietro e San Paolo a Wearmouth, in Inghilterra. Egli nelle sue opere ha parlato molto delle credenze delle popolazioni pagane e del processo di cristianizzazione da esse subito, una delle opere principali dell’autore è proprio Historia Ecclesiastica Gentis Anglorum. 

La dea e la Pasqua

Al nome di questa dea sono fatti risalire numerosi eventi che hanno luogo proprio nel periodo primaverile, ad esempio l’Equinozio di Primavera, chiamato dai popoli germanici Eostur Monath o Easter Monath e, inoltre, come è semplice intuire, la festività della Pasqua: Ostern in tedesco e Easter in inglese, in quanto, come è risaputo, i missionari incaricati di convertire le popolazioni pagane riutilizzavano nomi, immagini, figure e festività a loro vantaggio, introducendole nella loro dottrina per evitare che i nuovi credenti si sentissero troppo spiazzati. Molto curiosa e divertente è l’associazione che per questa festività è stata fatta tra il nome Eostre/Ostara e la lepre suo simbolo, dando vita al coniglio pasquale, ovvero Easter Bunny. Ma non solo, collegate alla dea sono anche le uova di Pasqua, in quanto, quelle di serpente prima e quelle di gallina poi, venivano decorate e regalate come augurio e simbolo di fertilità.

Eostre/Ostara oggi

La dea Ostara è festeggiata ancora oggi nei culti neopagani, la sua festa si celebra il giorno dell’equinozio di primavera e fa parte degli otto sabba o sabbat che ricorrono durante l’anno e simboleggiano la ciclicità della vita e degli eventi.

Probabile etimologia

Inoltre il nome Eostre sembra riconducibile alla radice indoeuropea *awes-, brillare, dunque la sua figura è associata anche all’alba radiosa, un’ennesima prova del collegamento della divinità in questione con la fertilità e la rinascita, data la simbologia del sole e dell’alba.

 

Articolo di

Erika Inderst

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