Privacy Policy Attraverso lo specchio - una traduzione senza regole - The Serendipity Periodical

Attraverso lo specchio – una traduzione senza regole

Through the Looking-Glass, and What Alice Found There di Lewis Carroll, come tradurre un’opera come questa?

Alice è una sognatrice, letteralmente. Dal suo sogno ad occhi aperti un pomeriggio di primavera, una bambina e il suo gatto sono capaci di rompere ogni schema legato alla realtà e di portare il lettore nel meraviglioso mondo onirico di una bambina, variopinto di colori, creature strane, regine crudeli, pomeriggi di tè che non finiscono mai, carte da gioco, e partite a scacchi.

Attraverso lo specchio - una traduzione senza regole
Through the Looking Glass – Cover by Penguin

Through the Looking Glass

Ben noto in italiano come “Attraverso lo specchio (e quel che alice vi trovò)“, il seguito di Alice nel paese delle meraviglie ha luogo 4 mesi dopo la storia che tutti amiamo. Alice ricade nel mondo onirico che si trova oltre lo specchio, questa volta più malinconico che meraviglioso. Qui Alice incontra tutti i personaggi delle sue filastrocche preferite, tra cui Humpty Dumpty (tradotto in alcune edizioni in “Unto Dunto”) ed i bizzarri gemelli Tweedledum e Tweedledee. La trama è perlopiù incentrata come fosse una partita a scacchi. L’sull’obiettivoè quello di diventare Regina e ottenere una corona, ma seguendo lo schema di un gioco. Alice si risveglia dal suo sogno alla vittoria. La storia di Alice, ben nota a lettori di tutte le età, ha appassionato generazione di sognatori grazie alle numerose trasposizioni cinematografiche e, soprattutto, alle ancor più numerose lingue in cui i due capolavori di Carrol sono stati tradotti.

Tradurre Alice è davvero complicato

Un testo semplice all’apparenza, una favoletta per bambini, è nel profondo un testo intriso di riferimenti culturali della lingua inglese, di proverbi. Attraverso lo specchio è un testo quasi impossibile da tradurre, e la maggior parte delle volte che si è cercato di farlo, ci si è trovati a una totale manipolazione ex-novo. I riferimenti nella seconda avventura di Alice, non solo sono difficili da tradurre, ma lo sono anche da individuare. Il romanzo gioca molto sul nonsense, come quello del poemetto Jabberwocky, il diario che trova Alice all’inizio del suo nuovo sogno, dove le parole sono inventate. La stessa Alice durante la lettura del poemetto si rende conto di aver davanti a sé un testo che potrebbe significare qualcosa, ma non sa realmente che cosa. Questo mese di rotture, si è deciso di provare a ritradurre una parte dell’ultimo capitolo di Attraverso lo specchio. Il momento in cui Alice si risveglia nel suo salone è quello in cui la rottura con la realtà cessa di esistere per il lettore, ma non per la bambina protagonista del romanzo, che torna con i piedi ben saldi a terra, senza mai mettere più piede nel paese delle meraviglie, ma che non dimenticherà gli effetti e le scoperte del suo viaggio oltre ciò che pensiamo di conoscere.

Capitolo 12 – la fine del sogno

CHAPTER XII

Chi lo ha sognato?

‘Vostra altezza non dovrebbe fare fusa così rumorose”, disse Alice strizzandosi gli occhi, rivolta al micio, con rispetto e un pizzico di severià. “Mi hai svegliato da un sogno così bello! E ci sei stata tu con me tutto il tempo, Kitty – per tutto il tempo che sono stata nel Mondo attraverso lo specchio- lo sai, mia cara?”

Si trattava di un’abitudine scomoda dei mici (E Alice una volta lo aveva fatto notare), quella di fare le fusa qualsiasi cosa gli venisse detto. Ogni volta. “Se facessero le fusa per dire “sì” e miagolassero per dire “no”, o si dessero una qualsiasi regola” si era trovata a dire “si riuscirebbe anche a intrattenere una conversazione! Ma come fai a parlare con qualcuno che dice sempre e solo la stessa cosa?”

E di nuovo il micio fece le fusa: e fu impossibile capire se intendesse “sì” o “no”.

Alice quindi perlustrò I pezzi della scacchiera sul tavolo fino a quando nn trovò la Regina Rossa: si mise poi in ginocchio sul tappeto avanti al caminetto e mise la Regina e il micio di fronte, in modo che si guardassero. “Ora, Kitty!” disse a gran voce, applaudendo trionfante. “Confessa di esserti tramutata in lei!”

(‘Ma non l’ha nemmeno guardata” disse Alice, successivamente, mentre spiegava l’accaduto a sua sorella: “Ha giusto girato la testa, facendo finta di non vederla nemmeno: ma un po’ sembrava starsi vergognando, e per questo penso dovesse essere per forza la Regina Rossa.”)

‘Siedi un po’ più composta, mia cara! Ridacchiò allegra Alice, rumorosamente. “E per gentilezza, inizia a pensare come – come fare le fusa. Si risparmia un sacco di tempo, non scordarlo!” la prese in braccio per darle un bacino “Solo in onore del fatto che sei stata la Regina Rossa.”

‘Bucaneve, micino mio!” disse, guardando il micio bianco alle sue spalle, che si stava ancora pazientemente occupando della propria toletta, “quand’è che Dina avrà finito con la Regina Bianca, mi chiedo? Sicuramente è questo il motivo per cui eri così sporco nel mio sogno- – “Dina! Lo sai che stai sfregando la Regina Bianca? Mi sembra abbastanza irrispettoso da parte tua!”

 

 

Traduzione di

Martina Russo

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