Privacy Policy "Anja. La segretaria di Dostoevskij" di Giuseppe Manfridi, La Lepre Edizioni - recensione - The Serendipity Periodical

“Anja. La segretaria di Dostoevskij” di Giuseppe Manfridi, La Lepre Edizioni – recensione

Anja. La segretaria di Dostoevskij, opera edita La Lepre, è uno degli ultimi romanzi dell’autore; scopriamone insieme di più

Anja. La segretaria di Dostoevskij di Giuseppe Manfridi, edito dalla casa La Lepre Edizioni, fa parte della collana “Visioni” ed è un’opera imponente, in in tre atti, in cui l’anatomia del romanzo realista propone al lettore una scrittura enfatica. L’opera ricca di simbologia è cosparsa con cromatiche tonalità letterarie dal retrogusto squisitamente teatrale. Il libro offre uno spiraglio di nuovo conoscimento letterario in Italia; è un raffinato romanzo realista che viaggia nel mondo della recitazione attraverso i premurosi e inoffensivi occhi di una giovane Anja Grigor’evna Snitkina.

Il romanzo

Il viaggio in cui l’autore accompagna il lettore è reso tale grazie a una limata e originale tecnica narrativa dell’autore. Giuseppe Manfridi opera una messinscena naturalistica, che si riflette negli animi dei personaggi oltre che mostrare la bellezza, l’inquietudine artistica e culturale della città di San Pietroburgo durante la seconda metà dell’800. Il parallelismo degli episodi permette al lettore di conoscere psicologicamente e sentimentalmente il carattere dei due personaggi principali nei momenti di imprevisto. Il lettore contemporaneamente è coinvolto nella rilettura, tramite le avventure della fanciulla, delle pagine dostoevskiane di quattro romanzi: “Netočka Nezvanova”, “Delitto e Castigo”, “Il giocatore” e “L’idiota” che l’accompagnano nella sua crescita personale.

Anja Grigor’evna Snitkina

Una ragazza, divenuta appena maggiorenne, impreparata nel saper affrontare il cambio drastico che la sua vita le prospetta, passando dalla monotonia scolastica ai colpi di scena della vita da segretaria e stenografa del maestro. Dalle sue mani dipende la salvezza dello scrittore vittima del suo arbitrio, sul lastrico della vita, che per non finire in miseria, ha dovuto obbligatoriamente piegarsi al patto diabolico, firmando il contratto, pianificato dal suo editore Stellosvkij. Durante le ore del dettato Anja è costretta ad affrontare la natura ipocondriaca e solitaria dello scrittore manifestatasi nel suo atteggiamento orgoglioso e di disprezzo nei confronti di questa piccola ma grande donna.

"Anja. La segretaria di Dostoevskij" di Giuseppe Manfridi - recensione
“Anja. La segretaria di Dostoevskij” di Giuseppe Manfridi, edito La Lepre Edizioni

E proprio quando la fanciulla, all’estremo della sopportazione, è pronta ad abbandonare tutto, lo scrittore, sommerso dai sensi di colpa, riconosce l’indispensabilità e l’importanza delle correzioni della sua “Musa”. La consapevolezza dello scrittore sa di cogliere il frutto della provvidenza offertogli dal destino concedendo alla ragazza, e al lettore, le proprie scuse raccontando della sua vita, dei suoi libri e della sua esperienza nel gulag. Nel momento in cui tutto sembra così perfetto, la giovane protagonista è vittima di Pavel, uomo privo di senno che tormenterà, insieme a Stellovskij, la psichè di Anja e di Dostoevskij depredandoli della loro sintonia. La loro fiducia e la loro sintonia saranno sempre più consolidati e difficili da spezzare.

La scrittura dell’autore e la voce del narratore: stile narrativo

Il romanzo è stato scritto in una prosa dal carattere poetico, tradizionale, colto, dettagliato messo a punto per compenetrare, perfettamente, nello stato d’animo dei personaggi e nei loro molteplici registri linguistici differenziandoli sia da un punto di vista di genere, di età, e per finire, da un punto di vista sociale. Un libro dalla scrittura empatica in cui convogliano tratti di atmosfera torbida, romantica, inquietante messa in luce dalla variabile voce narrativa attraverso gli atti dell’osservare, del pensare e dell’agire dei due personaggi principali. La creatività di questo libro risiede nella variabile focalizzazione interna della voce narrativa e della tecnica di narrazione. Un narratore che oscilla tra contorni e forme differenti in ogni pagina del libro. Un libro importante dal fresco profumo d’originalità emanata dalla virtù creativa di Giuseppe Manfridi.

Giuseppe Manfridi, l’autore

"Anja. La segretaria di Dostoevskij" di Giuseppe Manfridi - recensione
Giuseppe Manfridi – foto presa da La Lepre Edizioni

Giuseppe Manfridi è un importante scrittore e autore teatrale affermatosi in Italia e anche oltre i confini nazionali ottenendo illustri meriti grazie alle sue capacità artistiche. Il maestro offre, ancora una volta, ai suoi lettori, l’assoluto canone tradizionale di una scrittura elegante ed originale, sfarzosa nella sua peculiarità estetica di adattarsi a ogni condotta di ogni figura esaltandone le virtù.  La collaborazione con La Lepre Edizioni inizia nel 2016 con la pubblicazione di “Anatomia della gaffe” e nell’anno successivo, 2017, “Anatomia del colpo di scena”. La complicità tra la casa editrice e il maestro è tuttora ardente poiché nel 2019 viene dato alle stampe “Anja. La segretaria di Dostoevskij”, un’opera imponente, in tre atti, in cui l’anatomia del romanzo realista rimanda ad un’interpretazione teatrale e anche cinematografica, dal retrogusto che sa di universale ricevendo la candidatura alla LXXIV edizione del Premio Strega 2020.

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