Privacy Policy L’urlo di Glen Greenwald: “La democrazia brasiliana è in pericolo” - The Serendipity Periodical
L’urlo di Glen Greenwald: “La democrazia brasiliana è in pericolo”

L’urlo di Glen Greenwald: “La democrazia brasiliana è in pericolo”

La verità di Glen Greenwald e la sua denuncia contro la politica di Bolsonaro

In un video pubblicato sul canale Youtube del giornale web The intercept Brasil, il direttore e fondatore, Glen Greenwald, probabilmente uno fra i più importanti nemici del presidente Jair Bolsonaro, ha rilasciato a Double Down News sconcertanti rivelazioni riguardo l’attualità politica e sociale in Brasile. 

Chi è Glen Greenwald?

Avvocato e giornalista rinomato, nato a New York nel 1967, divenne noto alla cronaca dopo aver pubblicato sul The Guardian travolgenti programmi segreti dell’inteligence, rivelati da Edward Snowden. La pubblicazione di questi sconcertanti rarefatti hanno garantito alla testata giornalistica la vittoria del premio Pulitzer. Nel 2014 insieme a Laura Poitras e Jeremy Scahill, è riuscito a fondare il quotidiano online The Intercept , pubblicato dalla piattaforma d’informazione First Look Media, fondata e finanziata da Pierre Omidyar, l’ideatore di eBay. Il The Intercept è andato oltre il confine giungendo nel Brasile con l’espansione The Intercept Brasil. Un team di giornalisti esperti pronti a mettere a repentaglio la propria vita per aprire gli occhi al popolo. Le prime pubblicazioni del giornale in Brasile, anche in questo caso, sono state eque ed imparziali, dirette nei confronti delle autorità governative segnate ne “I messaggi segreti della Lava-Jato” dove venivano rivelate strategie politiche, scoperti casi di corruzione e introiti di vario genere.

Processo a Glen Greenwald

L’ incolumità di Grenwald è stata messa più volte a repentaglio dall’ingiustizia, denunciato dal ministero pubblico, senza investigazione alcuna da parte della polizia federale, precisando, senza nessuna prova, inizialmente. In passato, il procuratore della Repubblica, Wellington Divino de Oliveira, denunciò il giornalista dell’Intercept per violare i cellulari delle varie autorità, tra cui il ministro della giustizia, Sergio Moro. Successivamente sono state stabiliti i capi d’accusa decisi dal Ministero Pubblico federal (MPF) di denunciare il giornalista Glen Greenwald per i crimini di associazione criminosa e intercettazione telefonica. Ad Aggravare la situazione del MPF c’è la Costituzione brasiliana, che assicura la libertà di stampa. Il Ministero ha ignorato, oltretutto, la decisione presa nel 2019 dal Supremo Tribunal Federal (STF) determinando che il giornalista non venisse investigato nell’ambito dell’Operaçâo Spoofing, da parte della polizia federale, destinata a investigare la violazione riguardo i cellulari delle autorità.

Panorama politico-sociale

“Non c’è alcun dubbio che la democrazia brasiliana si trovi in pericolo, non è esagerato dire che il clima politico è minacciato quando a governare c’è un presidente che ha ribadito esplicitamente  di opporsi al concetto stesso di democrazia,  ha minacciato ripetutamente, sin dal momento della sua elezione, di chiudere il Congresso, far cadere il Supremo Tribunal Federal (STF), dunque il rischio di perdere la democrazia è molto grave. Non é soltanto il presidente, ma anche i suoi tre figli. Uno di loro è senatore, l’altro è deputato federale, rappresenta una specie di collegamento con l’estrema destra internazionale, l’altro suo figlio è tecnicamente un consigliere della città di Rio de Janeiro quando invece è la mente dietro la rete delle Fake News. 

Eserciti privati

Tutti loro sono convolti in crimini di corruzione ricevendo mazzette insieme ad altre cose. Sono intimamente legati alle milizie private che comandano il Brasile con comportamenti selvaggi e barbari. Questi eserciti  sono composti da ex membri e ancora all’interno dell’esercito, delle forze armate e della polizia, sono come la Mafia ma più selvaggi. Effettuano uccisioni su commissione, e abusano dei propri prigionieri per commettere crimini, senza essere arrestati, hanno degli agganci con la polizia e con l’esercito che li proteggono quando sono colti in flagranza di reato. É un’operazione intimidatoria alla quale, i figli e il presidente, sono connessi.  Inoltre  ci sono i numerosi scandali che potrebbero condannarli alla prigione. Le conseguenti faide e scontri politici, in Brasile, nascono dai tentativi che Bolsonaro fa per proteggere la sua famiglia dai meccanismi della legge.

Pensiero Autocratico

Quando tutto questo è generato dall’etica di un presidente estremamente autocratico,  guidato dall’incentivo di mantenere i propri figli fuori dalla prigione, è una situazione fluttuante, per dire il minimo. Sai, non sono io come giornalista che abbraccio la causa brasiliana avendo fatto molte denunce l’anno scorso che furono destabilizzanti per il governo Bolsonaro, mostrando anche la corruzione di colui che era all’epoca il suo ministro più importante, il Ministro della Giustizia Sergio Moro ma anche dal fatto che mio marito, politico di sinistra, deputato del PSOL, membro del Congresso è stato uno tra i 600 deputati ad aver dichiarato apertamente di essere gay in quanto la politica veemente di Bolsonaro è anti-gay, facendoci sentire i bersagli principali del suo pensiero politico. 

L’urlo di Glen Greenwald: “La democrazia brasiliana è in pericolo”
L’urlo di Glen Greenwald: “La democrazia brasiliana è in pericolo”

Marielle Franco e l’assassinio ordinato da Bolsonaro

Nel marzo del 2018, una delle migliori amiche della nostra famiglia  e che all’epoca era anche collega di mio marito, nella camera municipale ancor prima di essere eletto deputato, Marielle Franco attivista nera LGBTQ di sinistra, venne brutalmente assassinata per le strade di Rio de Janeiro, un crimine orchestrato da una delle milizie legate ai Bolsonaro. La violenza politica è una realtà molto seria in Brasile, non è solo finzione, e per il lavoro che lui ha fatto, per il lavoro che io ho fatto, per ciò che facciamo insieme, per il genere di simbolo che noi siamo diventati come coniugi apertamente gay con due figli brasiliani adottati, noi siamo diventati uno dei principali nemici di Bolsonaro. 

Lo sfruttamento dell’Amazonia

Gli Stati Uniti e il Regno Unito aiutarono ad instaurare la dittatura (operazione Uncle Sam ndt), quando venne ribaltato il governo eletto democraticamente nel 1964 che d’allora avrebbe governato per i prossimi 21 anni, sotto un regime estremamente oppressore, sottraendo all’Amazonia alcune tribù indigene che vivevano lì da molti anni, togliendo  loro i diritti di governare la foresta. Il disboscamento e l’estrazione di minerali dal suolo era qualcosa di abitudinario. La distruzione della foresta era epidemica. Bolsonaro viene da questa tradizione: faceva parte del regime militare, era un giovane capitano dell’esercito, ha passato gli ultimi trent’anni difendendo la dittatura come tipo superiore di governo. Ha scelto come ministro dell’ambiente questo estremista perturbato, Ricardo Salles, il quale si era candidato come deputato federale. La pubblicità della sua campagna elettorale mostrava immagini  dell’Amazonia con gruppi di movimento ambientalista e confezioni di proiettili, dicendo essenzialmente che la risposta per un giusto attivismo ambientalistico sarebbe che noi dovremmo sparare a loro e d’allora venne divulgata una registrazione degli ultimi due mesi, di una riunione di gabinetto, in cui il ministro dell’ambiente ha detto che i focolai dovuti al coronavirus sono una perfetta opportunità per invadere  terre indigene, uccidendo i capi delle tribù, così da permettere al business agrario, che finanziò la campagna elettorale di Bolsonaro nel 2018, di avere libero accesso per devastare l’Amazonia, bruciare gli alberi e aprire terre per il bestiame. Essenzialmente uno sfruttamento dell’Amazonia. Bolsonaro disprezza le tribù indigene, lui non crede che loro abbiano diritto “ ad un centimetro di terra” e che l’Amazonia esiste per essere sfruttata e non per essere protetta.

Brasile e Corona Virus

Io credo che adesso esista un consenso internazionale, che é peggio del comportamento di Donald Trump, peggio di Boris Johnson, Bolsonaro è un caso a parte quando parliamo di male amministrazione durante la pandemia, non solamente perché è stata derisa, minimizzata e ignorata sin dall’inizio, ma anche perché si oppone con ideali completamente non scientifici a qualsiasi forma di distanziamento sociale, isolamento e quarantena. Ha contratto il Coronavirus.Il Brasile ha il maggior numero di casi confermati così come il maggior numero di morti rispetto qualsiasi altro paese nel Mondo eccetto gli USA. Ovviamente c’è un’affinità ideologica di destra, e più di ogni altra cosa, il governo non svolge un ruolo positivo nei confronti della società ed è scettico riguardo il valore della scienza, come ovviamente vediamo quando parliamo del proprio scetticismo riguardo gli scenari climatici ed è proprio quando tu combini queste due cose quello che è più importante per amministrare una pandemia: intervento efficiente da parte del governo credente nella scienza.

L’urlo di Glen Greenwald: “La democrazia brasiliana è in pericolo”

Ideologia e Populismo

Ti ritrovi con un’ideologia e potere in questi tre paesi, di diverse misure, che è il contrario rispetto le risposte necessarie. Non è sorprendente che questa ideologia è quella che possa produrre i peggiori risultati. Io non credo che nessuno di questi tre presidenti s’importino realmente dell’amministrazione pubblica, a loro piacciono le battaglie politiche, non sono realmente interessati ai vari meccanismi del governo. Proprio quando vi è il bisogno di leader competenti, coinvolgenti e partecipanti, per ispirare, creare e organizzare lo spazio per una nuova risposta unica dal governo, coordinata ed effettiva per creare un nuovo agente patogeno, ancora una volta i tre presidenti, in maniera differente, mostrano poco interesse nel governare infatti sembra che stiano producendo i peggiori risultati e non penso che questo debba essere una sorpresa.

Trump e Bolsonaro

Bolsonaro con tutti i suoi errori e tutte le sue mancanze crea una spettacolarizzazione efficiente, lui è un demagogo non così diverso da Trump. Bolsonaro si è trovato sempre nel mondo della vita politica brasiliana, è stato per trent’anni deputato ancor prima di diventare presidente. Non fu mai considerato seriamente, lui venne conosciuto soprattutto grazie ai vari programmi televisivi. Era irresistibile per la TV perché lui era così scandaloso e allo stesso tempo così carismatico che la televisione l’ha adorato trasformandolo in una stella. Molto simile riguardo ciò che i media hanno fatto con Trump trasformandolo in un personaggio che alla fine è diventato presidente.

Tutti gli errori di Bolsonaro, quando devi gestire la popolazione marginalizzata, senza privilegio alcuno, e che è suscettibile a un’operazione di Fake News estremamente avanzata, sofisticata e ben finanziata, aggiungendoci un demagogo politico efficiente, è molto difficile prevedere la fine della sua vita politica persino con il Coronavirus, devasta comunità povere e l’economia utilizzandolo a suo vantaggio affermando “ Per tutto il tempo ho detto che non possiamo fermare l’economia, se lo facciamo, voi soffrirete”.

Lui sa adattarsi, è molto agile politicamente, l’Elite rimane sorpresa dai sondaggi dell’opinione pubblica che danno prova della sua scelta di mantenere la sua base, quasi come nel Regno Unito, l’Elite a Oxbridge,  sono rimasti ad ascoltare quant’è terribile la Brexit allora sono rimasti shockati quando fu approvata.

La stessa cosa negli USA quando Trump vinse le elezioni.

Esiste una specie di distanziamento della classe dirigente nei confronti del popolo che loro sottovalutano. Io penso che sia molto difficile prevedere come questo  distanziamento possa tradursi in risultato politico”.

 

Fonti:

https://youtu.be/5Eu3E8ZQsGo

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