Privacy Policy My Country: ode a un' Australia lontana - The Serendipity Periodical

My Country: ode a un’ Australia lontana

 Dorothea Mackellars

Nel 1908 una giovanissima poetessa australiana chiamata Dorothea Mackellars scrive il testo di My Country, una poesia nostalgica composta durante un lungo viaggio a Londra con il titolo originale di Core of My Heart.

Breve Biografia

Dorothea Mackellar, nata nella casa di famiglia Dunara a Point Piper, Sydney, in Australia nel 1885 era la terza figlia del fisico e parlamentare Sir Charles Mackellar e sua moglie Marion MacKellar.

Sebbene sia cresciuta in una famiglia di città, la poesia della Mackellar è considerata generalmente di tipo rurale, ispirata dalla sua esperienza nella fattoria dei fratelli presso Gunnedah, nel Nuovo Galles del Sud nordoccidentale. Oltre a scrivere poesie, Mackellar scrisse anche romanzi, uno da sola e altri due in collaborazione con Ruth Bedford. Nel 1968, nel New Year’s Day Honours Dorothea Mackellar fu proclamata officier dell’Ordine dell’Impero Britannico per il suo contributo alla letteratura australiana.

Una donna indipendente, forte e decisa che diventa una grande autrice per The Spectator. Tra il 1908 e il 1926 pubblica poesie e racconti ed è stata attiva nella scena letteraria di Sydney degli anni ’30, essendo stata coinvolta con il Sydney Publishers, Editors and Novelists Club, il Bush Book Club del New South Wales e il Sydney PEN Club. Nei suoi ultimi anni smise di scrivere e, soffrendo di problemi di salute, si ritirò a vita privata dove trascorse i suoi ultimi undici anni in una casa di riposo a Randwick dove è morta nel 1968, all’età di 82 anni. È sepolta nel cimitero di Waverley, nella periferia orientale di Sydney, in Australia.

My Country

La sua poesia, My Country, si potrebbe definire in tutto e per tutto una poesia d’amore, non per una persona in carne ed ossa, ma per una patria lontana che oggi, dopo oltre un secolo, continua a toccare il cuore degli australiani.

Ciò che è forte nelle sue strofe è il concetto di identità: l’Australia è un luogo, ma è anche un Io vivo e reale. Un’ amica lontana, una madre premurosa che aspetta il ritorno a casa dell’autrice. Si tratta di un invito per un pubblico australiano a condividere e identificarsi con i suoi sentimenti dicendo che quelli che non sono australiani non capirebbero l’amore che prova. Offrendo questo invito, ha costruito un poema che parla di identità nazionale.

Il poema è organizzato in sei stanze, ciascuna delle quali contiene otto righe. Nella versione in Inglese la seconda e la quarta riga rimano, così come la sesta e l’ottava riga di ogni stanza. Il flusso del poema ricorda quello di Emily Dickinson, pieno di rime e metafore inclinate.

L’autrice cammina per questo paese “bruciato dal sole”; sebbene sia lontana fisicamente, il suo cuore, la sua anima e la sua essenza non si sono mai mosse dalla sua casa, dal suo paese.

 

Traduzione

L’amore per il campo e il bosco ceduo
Di corsie verdi e ombreggiate,
Di boschi e giardini ordinati
Sta correndo nelle tue vene.
è forte amore per la distanza grigio-blu,
Per i ruscelli marroni e cieli morbidi e fiochi,
Lo so, ma non posso condividerlo,
Il mio amore è diverso

Amo un paese bruciato dal sole,
Una terra di vaste pianure,
Di catene montuose frastagliate,
Di siccità e piogge che lo inondano.
Amo i suoi orizzonti lontani,
Amo il suo mare che è un gioiello,
La sua bellezza e il suo terrore
L’ampia terra marrone, che è per me!

Le bianche e rigide foreste abbaiate dagli anelli,
che sono tragiche per la luna,
Le montagne appannate di zaffiro,
Il caldo silenzio dorato di mezzogiorno,
Groviglio verde dei pennelli
Dove si agita la spirale delle liane,
E le orchidee impilano le cime degli alberi,
E felce il caldo terreno oscuro.

Centro del mio cuore, è il mio paese!
Il suo spietato cielo blu,
Quando, col dolore nel cuore, intorno a noi
Vediamo che il bestiame muore
Ma poi le nuvole grigie si raggruppano,
E possiamo benedire ancora
La batteria di un esercito,
La pioggia costante e fradicia, ora.

Centro del mio cuore, è il mio paese!
Terra dell’arcobaleno d’oro,
Per inondazioni, incendi e carestie
Lei ci ripaga tre volte.
Sopra i recinti assetati,
Guarda, dopo molti giorni,
Un leggero velo di verde
Che si addensa mentre guardiamo.

Un paese dal cuore d’opale,
Una terra ostinata e generosa
Tutti voi che non l’avete amata,
Mai capirete qualcosa
anche se la Terra ha molti splendori,
Ovunque io possa morire,
So a quale paese marrone
I miei pensieri voleranno verso casa.

 

 

Traduzione di 

Martina Russo

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